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È stata una dura annata per il calcio dilettantistico, ma a farne le spese più di tutti sono stati i ragazzi. I Settori Giovanili di tutta Italia ormai sono fermi da mesi, anzi, diciamo da un anno visto che che i mesi in campo sono stati pochissimi. Molti ragazzi forse non torneranno più a giocare a calcio, altri magari ci ripenseranno, mentre chi continuerà avrà sicuramente perso un anno di formazione importante. I mister e tutti gli addetti ai lavori delle varie società ce la stanno mettendo tutta per aiutare i ragazzi in questo momento buio.
Pe parlare di questo, abbiamo contattato Federico De Santis e Marco Ruggeri tecnici del Sant’Angelo Romano. Il primo ex Villalba, torna alla corte di Lucani dove in tre anni da giocatore ha vinto due campionati consecutivi, ed ora allena il gruppo classe 2006. Il secondo anche lui ex Villalba, è il mister del gruppo 2005.
Le parole di mister Federico De Santis
“I ragazzi avevano ripreso gli allenamenti con continuità ed entusiasmo, poi però siamo diventati nuovamente zona rossa e purtroppo ci siamo dovuti ancora fermare. Durante gli allenamenti mi domandavano sempre quando iniziasse il campionato, ma una volta uscito il comunicato con la relativa sospensione, hanno iniziato a domandarmi se ci sarebbero stati dei tornei a fine stagione. A queste domande mi si stringeva il cuore pensando che è un anno e mezzo che non fanno una partita. La voglia per loro e per tutti i ragazzi in generale è tantissima. Dopo pasqua riprenderemo gli allenamenti, sperando in un un po’ più di continuità. Pandemia permettendo, sogno che la Federazione possa organizzare dei tornei federali con squadre limitrofe. Sarebbe un contentino per questi ragazzi. Auguro a tutti i giovani calciatori di tornare a svolgere la loro passione nel miglior modo possibile e ai miei ragazzi del Sant’Angelo, dico di non mollare e di continuarci ad allenare con passione ed entusiasmo come abbiamo fatto fino ad ora.”
Le parole di mister Marco Ruggeri
“La situazione è surreale, non eravamo preparati ad affrontare una cosa più grande di noi. In base ai protocolli i nostri allenamenti sono molto limitati per salvaguardare l’incolumità di ognuno di noi e delle nostre famiglie. Sono fortunato perché i ragazzi nonostante tutto hanno sempre partecipato a qualsiasi esercitazione proposta, sempre rispettando le normative del distanziamento. È altrettanto vero che hanno una gran voglia di confrontarsi e misurarsi in una partita vera. Quando siamo in campo sparisce qualsiasi tipo di pensiero. Andiamo in campo tutte le volte che ci è permesso, siamo più forti del virus. Purtroppo siamo arrivati ad aprile e siamo coscienti che il campionato non riprenderà. Continueremo il nostro percorso fiduciosi nella ripresa del campionato a settembre.”
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