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Oggi si è tenuto il fatidico incontro online tra il Presidente Melchiorre Zarelli, il Consiglio Direttivo del CR Lazio e le società di Eccellenza. Si è discusso su come e se far ripartire questo campionato appena iniziato e poi fermato per la pandemia. Delle quarantotto società di Eccellenza, soltanto trentaquattro di esse erano presenti all’incontro.

La nota del CR Lazio sui suoi canali ufficiali:

Trentaquattro società su quarantotto di Eccellenza hanno preso parte all’incontro on-line voluto dal Presidente del Comitato Regionale Lazio, Melchiorre Zarelli, e che si è svolto oggi pomeriggio sulla piattaforma google-meet, alla presenza di parte del Consiglio Direttivo del CR Lazio.

Tema, la possibile ripartenza del principale campionato regionale alla luce delle aperture arrivate nei giorni scorsi dalla Figc e dal Governo, disposti a “classificare” l’Eccellenza campionato di interesse nazionale, predisponendo ristori per l’effettuazione dei tamponi rapidi.

Dalla riunione è uscito fuori un quadro contrastato sulla ripartenza, ma unito sulla necessità, qualora si riparta, di adottare il format con la conclusione del solo girone di andata, con play off e play out finali. Due le ipotesi messe sul tappeto: finire la stagione effettuando andata e ritorno, con uno sforzo notevole da parte delle società; oppure, limitarsi a terminare il girone d’andata e poi stilare classifiche ponderate (per compensare il diverso numero di gare giocate in casa e fuori da ogni squadra) per decidere le promosse e le retrocesse (due sole per girone) attraverso play-off e play-out.

Le parole del Presidente Zarelli

“A dire il vero ce ne sarebbe anche un’altra: quella di chiudere tutto e rivederci a settembre. Ma sarebbe la più nefasta, perché significherebbe la sconfitta del movimento dilettantistico e della sua funzione sociale di un settore che invece deve dimostrarsi un interlocutore forte per non essere dimenticato dalle istituzioni”, ha sottolineato il Presidente del Comitato Regionale, Melchiorre Zarelli, che ha anche ricordato come “il Comitato Regionale Lazio è pronto a fare la sua parte come lo ha fatto in passato”, facendo riferimento ai soldi stanziati per le trasferte, che potrebbero essere ristorati per sostenere le spese per l’effettuazione dei tamponi rapidi.

Il motivo per cui ripartire e la paura che ha costretto il calcio a fermarsi

Il ruolo sociale del calcio dilettantistico e il benessere che ha su tanti ragazzi che oggi sono chiusi in casa è stato il tema sul quale si sono poggiate le società favorevoli alla ripartenza. Il numero elevato dei contagi in Italia è invece stata la motivazione che ha accompagnato la paura e il timore di chi non ritiene ancora arrivato il momento di ripartire.

Tutti i partecipanti hanno comunque manifestato apprezzamento per l’incontro, al termine del quale il presidente Zarelli ha assicurato che le indicazioni emerse verranno portate all’esame della Lega Nazionale Dilettanti, che il prossimo 5 febbraio sarà chiamata a decidere sulla ripartenza del campionato di Eccellenza in tutta Italia.

Fonte: LND Lazio

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